Biografia

Figlio di Giovanni e di Cecilia Loi, Demetrio Ballicu nasce a Seui il 15 dicembre 1892.
Frequenta le scuole superiori (liceo Classico “Siotto Pintor”) a Cagliari, dove nel luglio del 1919 si laurea in medicina e chirurgia.
Come sottotenente partecipa alla prima guerra mondiale, riportando una Croce di guerra al merito e la nomina a Cavaliere di Vittorio Veneto.
Per un breve periodo esercita la professione medica a Domusnovas e Samugheo. Nel grosso centro del Mandrolisai conosce Anna Maria, che di lì a poco sarebbe diventata sua moglie. Ha tre figli: Piero, Gianni e Nanni (gli ultimi due morti in tenera età).


Nel 1921 rientra a Seui, dove reggerà la condotta medica per circa 42 anni. Occupandosi spesso anche delle sedi di altri comuni vicini, con qualsiasi condizione meteo. Tra cui Ussassai che per anni raggiungerà a bordo di un cavallo o calessino, ma che dalla metà anni ’30 sostituirà con una fiammante Fiat 509 Torpedo. La prima auto a Seui.
Durante il secondo conflitto mondiale, capitano medico, comanda l’ospedale militare da campo di Alghero.
A settant’anni, nel 1962, va in pensione. Da allora trascorre i mesi invernali a Cagliari. Ma in primavera, estate e autunno li trascorre serenamente a Seui.



Diventa nonno. Due sono i nipoti: Alessandro (avvocato) e Stefania (insegnante, psicologa e giornalista).
Durante gli anni della pensione si dedica alla sua passione letteraria. Risalgono infatti a questo periodo i suoi sei libri, ricchi di ricordi, studi e ricerche. Sono suoi anche alcuni articoli pubblicati sulla rivista sarda “Frontiera”.
Demetrio Ballicu muore il 25 ottobre 1985, in un ospedale cagliaritano. E’ sepolto a Cagliari, nel Camposanto di San Michele.
Domenica 20 settembre 2009 il Comune di Seui ha dedicato la propria Biblioteca.
(Giuseppe Deplano – copyright © 2011 – riproduzione riservata)

1 commento:

  1. Demetrio Balliccu, seuese e medico, uomo straordinario per senso civico, competenze professionali e soprattutto per senso della vita e della ricerca esistenziale. Sono orgoglioso di essere, come seuese, suo concittadino.
    Ho vago ricordo d lui come medico, escluse alcune sue estrazioni di denti di cui fui vittima da bambino.
    Ma l'ho riscoperto nei suoi libri che ho letti tutti.
    La voglia di capire e di ricercare le cose più profonde della vita lo rendono ancora oggi attualissimo, moderno, vicino e utile. Mi colpisce che da medico, quindi da uomo di scienza, non disconoscesse la potenziale azione dell'animismo, realtà mentale e culturale di cui tutto il paese di Seui - ma anche della Barbagia e della Sardegna - era impregnato.
    Uomo fisicamente forte e dinamico - a 70 anni nuotava ogni giorno per ore nel golfo di Cagliari, estate e inverno - recepiva il suo decadimento fisico dovuto all'età, e ciò rattristava la sua mente che, a dispetto del corpo, restava vigile e attiva dinamicamente.
    A lui il mio pensiero reverente di compaesano che lo ha ammirato.
    Avevo intenzione di fare una selezione dei suoi libri e scrivere un libro sulla sua vita, dialogato con mio cugino Priamo Moi.
    Spero ancora di riuscire a farlo, anche se l'età (74 anni) e le vicissitudini pesanti della vita mi ritrovano stanco e triste e pertanto con scarsa energia per questo compito ulteriore.
    Spero di poter scambiare con lui riflessioni e domande quando passerò dall'altra parte dell'esistenza, dove lo ritroverò con i miei antenati pastori e contadini.
    Tutti orgogliosi di essere seuesi e barbaricini.
    "A no si biri luegu, dottor Balliccu!"
    Rocco Meloni 13/07/2025

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